Buongiorno a tutti,
Vi segnalo che Esselunga, ormai da tempo, effettua accurate ricerche sui propri clienti fidati (ovvero coloro che hanno una fidaty) in accordo con le grandi aziende come Procter&Gamble (colosso industriale del largo consumo, che prepara e vende Pringles, Dash, Ariel, AZ dentifrici etc etc).
Sulla base degli acquisti effettuati dagli ingnari “consumatori” vengono stilati dei profili, inviati all’azienda. In questo caso ad esempio l’azienda – o Esselunga – si permette di mandare dei messaggini al “consumatore” che entra per fare la spesa, le migliori offerte sui detersivi P&G – se per esempio si tratta di una persona che acquista spesso detersivi.
In studio molte aziende hanno servizi di “messaggi di informazione” per segnalare ai clienti potenziali che entrano nel loro raggio d’azione le nuove promozioni e le iniziative del brand in questione.
Ma non è finita. In USA, dove i consumi sono una cultura e siamo davvero avanti, abbiamo anche degli esempi di raccolta di dati in modo “smart” come lo chiamano loro.
Sulla homepage di Hardee’s (www.hardees.com) che è una nota catena di fast food, c’è un bellissimo giochino, che si chiama Burger Slayer, Assassino di Burger. Lo vedete nell’angolo a destra.
Se entrate, un vocione inquietante, fra fiamme infernali, vi chiederà di inserire una password. Io ho inserito il mio nome, ma lo ha rigettato. Allora ho inserito BURGER e…udite udite…lo ha accettato!!!
Poi vai avanti e devi inserire unaserie di dati personali, per accedere alla slide finale e vincere il gioco. E così l’azienda intanto vince il tuo profilo. E magari poi ti manda le offerte a casa o sulla mail.
Bei giochi….ma soprattutto interessanti iniziative di comunicazione e uso della tecnologia. Si può usare lo stesso metodo per dire alle persone che per esempio poco lontano da dove si trovano dei ragazzi stanno esponendo dei lavori sulla degenerazione dei consumi?
A presto
xxx
nica artickel allice, thanks